Ernesto Baroni - Cenni biografici |
Ernesto Baroni nasce a Torino il 5 maggio 1921 da Francesco e Rosa Garetto. Studia al Sociale fino al 1934 e successivamente al Carlo Alberto fino al 1939 dove consegue la Maturità Classica. Si iscrive quindi a Medicina a Torino nel 1939. E' chiamato sotto le armi nel 1940. Alpino con la divisione Pusteria, battaglione Belluno (Jugoslavia 1941). Viene trasferito dagli Alpini in Sanità e richiamato in Italia all'Ospedale Militare di Torino (giugno 1942). E' congedato nel giugno 1943. Prende contatto con i professori Amprimo e Usseglio alle Molinette, esponenti di Giustizia e Libertà, ed è da questi presentato a Felice Balbo nel febbraio 1943. L'8 settembre del 1943 fa già parte del Movimento Lavoratori Cristiani e inizia subito l'attività di resistenza il 9 settembre trasferendo materiale bellico da Front ai fondovalle di Lanzo e del Po. E' partigiano combattente nella IV brigata Garibaldi (comandata da "Barbato" Pompeo Colaianni). Ricercato a Torino viene trasferito a Milano nella primavera del 1944 (dopo il proclama Alexander) dove opera in clandestinità con Curiel (Fronte della Gioventù) e Sebregondi. E' componente del Comando Piazza di Milano per l'attività militare del Fronte della Gioventù. Lavora nell'università e nelle fabbriche. Viene arrestato il 29 marzo del 1945 e torturato dai fascisti. Organizza con altri partigiani l'evasione in massa da S. Vittore avvenuta il 25 aprile 1945. Partecipa al Congresso di fusione tra Movimento Lavoratori Cristiani, Cattolici Comunisti e Cristiano Sociali, che origina il Partito della Sinistra Cristiana nel maggio del 1945; il Partito si scioglie nel dicembre dello stesso anno. In questi anni entra in contatto con il pensiero del domenicano padre Ceslao Pera. Allo scioglimento della Sinistra Cristiana si iscrive al P.C.I. nella Federazione Torinese, dove continua con Pecchioli ad occuparsi del lavoro organizzativo del Fronte della Gioventù. E' assistente di Celeste Negarville, allora segretario della federazione torinese. Si laurea nell'aprile 1946 ed organizza successivamente con Sulotto, Cominotti e i socialisti Morandi Rodolfo e Ceriana, il Movimento dei Consigli di Gestione (dal 1946 al 1949). Nell'ottobre del 1948 per dissensi sulla politica sindacale del Partito lascia il funzionariato ed inizia l'attività di medico in borgo S. Pietro, attività che continua fino alla pensione (si rifiutò di continuare a prestare servizio perché gli chiesero di selezionare lui la metà dei suoi pazienti da passare ad altri medici). Nel 1949 lascia definitivamente il Partito (non essendo state discusse dagli organismi competenti le sue divergenze politiche). Da quel periodo continua il lavoro di base proponendo esperienze di democrazia diretta nel quartiere e nella fabbrica. Con Felice Balbo sviluppa esperienze di cooperazione e di incontro tra operai del Nord e contadini del Sud. Nel 1956 organizza il primo convegno sulla democrazia diretta a Torino (ed. Cooperativa Editrice Universitaria). Negli anni successivi continua a sviluppare questi temi sul piano teorico con particolare attenzione al problema della comunità, pubblicando, fra l'altro, nel 1969 alcuni risultati della sua riflessione con l'opuscolo "Proposta di un metodo per il lavoro integrato nella comunità". Per questo motivo e per essere stato nel gruppo degli amici di F. Balbo nel periodo fino 1955, viene coinvolto dai giornali nella fantomatica e fantasiosa vicenda cosiddetta del 5x5. Partecipa ai convegni dell'Urpe (Union des Resistants pour l'Europe Unie) come membro della delegazione italiana. Collabora come tale alla rivista Risorgimento, dal 1956 al 1964, sui temi dell'unità europea e contro l'ideologia dello Stato nazionale. Iscritto al M.F.E. fin dal 1945, continua l'attività in senso federalista. Partecipa nel 1970 e 1971 ai convegni internazionali di Korçula della rivista "Praxis". Iscritto all'ANPI. Ernesto Baroni muore a Stambino (TO) il 2 maggio 2008. | ||
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